Esistere vuol dire comunicare in modo mirato e strategico per un pubblico di riferimento.
I canali della comunicazione sono vari e molteplici; l’unico errore che spesso si commette è quello di considerare l’online come unico riferimento per espandersi e per farsi conoscere dal mercato. In realtà, la comunicazione e il marketing sono nati ben prima che il mondo digitale e il web inglobassero ogni aspetto del vivere comunitario, è bene quindi sapere che: per strutturare una strategia di marketing e di comunicazione efficace, il web non è mai l’unica strada percorribile. La vera differenza sul mercato si fa solo se si gioca su più campi in mediamix: connettere l’online con l’offline può essere la strategia vincente per imporre un brand sul mercato!
È certo che la comunicazione virtuale apporta vantaggi significativi alle aziende e ai brand, ma spesso si sottovalutano tutte le attività offline, ossia quelle che prescindono dai canali digitali di comunicazione e che, per loro stessa natura, sono studiate per essere più strategiche possibili, multicanali e attrattive.
La comunicazione offline viene anche definita “marketing tradizionale” e comprende tutti gli aspetti intrinseci e associati a un brand: biglietti da visita, logo, brochure, volantini, insegne pubblicitarie in strada ecc., tutte attività a basso costo ma dal grandissimo impatto commerciale agli occhi del consumatore. Volendo fare un primissimo paragone tra gli effetti successivi alla comunicazione dell’online e dell’offline, possiamo iniziare a identificare uno dei vantaggi più palesi dell’offline: nella comunicazione online, il messaggio pubblicitario viene intercettato di sfuggita dall’utente, immagini e testi innescano una reazione solo se sono attrattivi al punto giusto, se invece l’utente non è interessato a quel servizio in quel dato momento tenderà a dimenticare la pubblicità e il brand in pochissimi secondi, così sommerso com’è dalla mole di informazioni e messaggi in giro per la rete.
Al contrario, la pubblicità offline ha il grande potenziale di esistere per un tempo più lungo nella mente del consumatore, distratto o disinteressato: per esempio, se in una fiera di arredamento ci viene regalata una brochure cartacea di un brand di cucine su misura, l’utente può conservare quel pezzo di carta e può ricordarsene quando invece ha bisogno di rimodernare la sua cucina. Allo stesso modo, le pubblicità definite out-of-home o outdoor, come cartelloni stradali, guerrille, ecc. attecchiscono nella mente di chi percorre quelle strade tutti i giorni e, bloccato nel traffico o in attesa del bus, si ferma ad ammirare la pubblicità, riflettendo sui suoi interessi in quel campo. Anche TV, Radio e stampa sono efficaci, perché riescono a colpire i target nei momenti più adatti con messaggi strutturati secondo l’utilizzo del tipo di mezzo strategicamente studiato e scelto.
Il marketing tradizionale è quindi una strategia che tende a creare una pubblicità diretta al pubblico che non usa solo internet e che può sostenere e incrementare la comunicazione anche sul web. Altro vantaggio? È stato studiato che l’offline è ancora in grado di generare ottimi risultati in termini di visibilità. E quindi, alla domanda sempre più in voga: serve ancora la pubblicità offline?L’unica risposta possibile è: sì, certamente, ed è anche uno strumento imprescindibile per costruire una comunicazione efficace, brandizzata e targettizzata secondo le specifiche esigenze del mercato.
Fino ad ora abbiamo parlato dei vantaggi in termini di percezione del brand offline. Passiamo ora a definire un altro punto a favore della comunicazione tradizionale, quello dell’empatia che genera il vedere e toccare con mano i prodotti di quel brand. Il Packaging è uno strumento essenziale e determinante per l’espansione di una marca sul mercato, capace di generare frenesia dell’acquisto: in molti settori, i clienti preferiscono “vedere e toccare per credere”, ossia non possono accontentarsi di sapere che quel prodotto è bello e buono, devono tastarlo con mano per assaporarne l’esperienza.
Soprattutto in seguito agli eventi pandemici, si è reso sempre più evidente come puntare solo su una delle due strategie di comunicazione sia uno degli errori più gravi da commettere se parliamo di marketing intelligente. Optare per una soluzione che prevede di integrare entrambi i mondi sembra l’unica via utile per un’azienda in espansione. Attraverso un dialogo coerente tra online e offline, si possono coniugare due mondi all’apparenza diversi, eppure così imprescindibili l’uno per l’altro.
Quando si stila un planning di attività di marketing e di comunicazione, si dovrebbe sempre pensare a destinare un giusto budget alle attività offline, a quei metodi tradizionali che sembrano ormai retrogradi, ma che garantiscono ancora una buona fetta dei migliori risultati.
L’offline comprende anche i canali di comunicazione convenzionali collegati con il web, come televisione, radio e giornali cartacei. Lo scopo primario di questi canali è quello di offrire, a chi guarda o ascolta, una forte consapevolezza dei prodotti o dei servizi offerti dall’azienda.
La differenza sostanziale tra messaggi pubblicitari online e offline sta nel come vengono presentate le cose: in tv troveremo pubblicità che esaltano la bontà e la qualità di un prodotto/servizio, incentivando all’acquisto in negozio; online troveremo messaggi pubblicitari che puntano a far conoscere il brand, per primo, e poi i prodotti, costruendo una relazione con l’utente prima ancora di conoscerlo.
Per una base solida di comunicazione integrata, bisogna guardare indietro per poter andare sempre più avanti!
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