I periodi di crisi economica e finanziaria, come quello che si sta profilando in questi anni dalla pandemia fino ad oggi con la guerra in Ucraina e l’aumento del costo dell’energia, colpiranno le imprese italiane, nessuna esclusa. Nella maggior parte dei casi, questo significa gravi perdite in termini di vendite e un conseguente sistema di tagli di budget che vanno a ricadere proprio su di una delle attività fondamentali alla crescita economica dell’azienda: marketing e comunicazione. Per prevenire piuttosto che curare, in questi casi, è necessario un piano di crisis management.
Nei momenti difficili, si perdono clienti e ordini. Ciò non sempre porta al fallimento di un’impresa. Tuttavia, in caso di crisi, bisogna agire tempestivamente. Congelare il budget di marketing per ridurre le spese non è la scelta giusta. Serve invece una strategia di marketing mirata per i tempi di crisi, che rafforzi il marchio, riguadagni la fiducia dei clienti e stimoli ulteriormente la domanda. Intercettare nuovi canali di vendita, affinare la gamma di prodotti, e puntare su campagne pubblicitarie tradizionali e social media sono solo alcune delle attività da ottimizzare in questo prossimo periodo: il marketing in tempo di crisi fornisce numerose opportunità e utilizza gli strumenti più adatti per far fronte alle difficoltà economiche.
Il marketing in tempo di crisi non significa generare profitti a scapito di persone colpite dalla crisi, né fare buoni affari in tempi difficili, si tratta piuttosto di utilizzare leve strategiche di marketing per fare uscire un’impresa da una situazione precaria garantendone la sopravvivenza e uno sviluppo per il futuro.
Strutturare un piano di crisis management o un piano di crisis communication vuol dire guadagnare tempo prezioso e non restare impigliati nei costi che aumentano e nell’inflazione/speculazioni. Dopotutto, le vendite e la comunicazione online sono le più adatte per agire e reagire a nuove circostanze in tempo reale, concentrandosi sul giusto target e provando diversi approcci.
Per prima cosa, bisogna chiedersi se e come la crisi può influire sui punti di forza dell’impresa. Quando i tempi sono incerti e l’economia è debole, le imprese dipendono più che mai dalle buone relazioni con i canali di vendita e con i clienti. Ma, se il budget di marketing è limitato, è utile stabilire altre priorità per raggruppare le risorse. Una strategia può essere quella di selezionare un giusto e definito target di riferimento, piuttosto che riferirsi a tutti, oppure mantenere i clienti esistenti piuttosto che acquisirne di nuovi.
Un riposizionamento della Brand Identity e nuovi messaggi di comunicazione e pubblicità possono aiutare a mantenere i clienti, incoraggiandoli all’acquisto. Il marketing in tempo di crisi pretende affidabilità e serietà per poter dare fiducia ai clienti e confortarli negli investimenti. Significa ricorrere a valori nuovi per ben posizionare il percepito di marca.
La comunicazione strategica è fondamentale. La comunicazione mirata e il marketing incentrato sulla reputazione di un brand limitano i danni alla sua immagine e riabilitano la sua reputazione. Una crisis communication trasparente e credibile è spesso la strategia migliore.
Durante una crisi, i clienti stabiliscono priorità diverse e le loro esigenze cambiano. Il cosiddetto diversity brand si concentra sui valori di una società sempre più diversificata, che ha necessità di interfacciarsi con realtà incentrate sulla sicurezza, l’affidabilità e familiarità. In questa situazione, l’unica via di salvezza è trovare soluzioni nuove, non tagliare budget indispensabili alla sopravvivenza.
Quando si tratta di marketing in tempo di crisi, conviene utilizzare strategie limitate ma mirate al raggiungimento degli obiettivi con reazioni rapide. Tuttavia, il sito web spesso non basta. Nel caso di una crisi aziendale, le imprese locali e le aziende digitali si devono concentrare sull’implementazione del loro piano di comunicazione, raggiungendo il più alto numero di persone rapidamente e con grandi risultati in termini di conversione, sia fisica che digitale.
Pianificare per prevenire gli effetti devastanti della crisi: questa ci sembra essere ad oggi l’unica vera soluzione per crescere nonostante la difficile situazione dell’economia globale e nazionale. La paura e la decrescita preventiva sono solo manovre che portano a un graduale e insensato fallimento. La pianificazione degli scenari è uno strumento essenziale. Le strategie richiedono sempre di considerare ipotetici scenari di business futuri. In momenti di crisi, è probabile che i business sui quali ci si era concentrati fino a quel momento siano cambiati considerevolmente e non siano più opportuni. C’è bisogno di ripartire, di creare nuove business analysis e di affidarsi alle leve marketing più adeguate.
Prepararsi ora, dando priorità alle diverse attività e agli investimenti di marketing garantirà la prontezza ad identificare i costi che si possono gestire.
Una cosa è certa, la pandemia ci ha già insegnato a lavorare in una situazione extra-ordinaria che purtroppo ora si replica. Quello che conta è lavorare con flessibilità, reattività e velocità cercando di ragionare sui possibili scenari futuri ed essendo ben preparati a possibili virate improvvise.
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